venerdì 23 marzo 2007

Omosessualità/1

L'argomento è vasto, ma ho deciso di iniziare partendo da un articolo scritto da Robert Epstein specializzato in psicologia alla Harvard University e fondatore del Cambridge Center for Behavioral Studies a Concord, stampato sulla rivista di psicologia e neuroscienze "Mente e cervello" N.22.

L'articolo si interroga circa in fatto se l'ORIENTAMENTO SESSUALE SIA MUTABILE O MENO nel corso della vita. Si interroga:
"Ha ragione chi afferma che l'omosessualità è interamente una questione di scelta? La risposta c'è, ed è suffragata da una quantità di prove SCIENTIFICHE, dalle quali emerge che l'orientamento sessuale, in effetti, non è mai una condizione definita una volta per tutte, senza sfumature. Si tratta piuttosto di un arco di possibilità, un continuum lungo il quale gli esseri umani si collocano in base a fattori che sono al tempo stesso GENETICI e AMBIENTALI".

Parentesi: la moderna psicologia ha dimostrato in una moltitudine di ricerche che noi siamo fatti interamente dai nostri geni; MA non c'è una stabilità totale. L'ambiente infatti può MODIFICARE il lavoro di questi geni fino addirittura ad arrivare ad inibire il loro operato. Ciò che "sono" è dovuto quindi da una mistura di fattori genetici e ambientali, dove i primi influenzano i secondi e viceversa. Ricordiamo che la più grande capacità dell'uomo, a livello biologico, è l'adattamento.

"Nella nostra società, per molti è difficile pensare all'omosessualità in termini obiettivi, perchè i pregiudizi che la circondano hanno radici letteralmente BIBLICHE. Secondo il Levitico, infatti, l'omosessualità, almeno se praticata dai maschi, è proibita, e punibile con la MORTE.
Ancora oggi, da migliaia di pulpiti si sentono ripetere le antiche prescrizioni bibiliche, che alimentano il disagio nei confronti dell'omosessualità ad ogni livello sociale."

"Fino a poche decine di anni fa, il pregiudizio ( sottolineo PREGIUDIZIO ndr) resisteva anche nelle professioni relative alla salute mentale. Negli anni settanta la maggior parte dei terapeuti riteneva che l'omosessualità fosse un disturbo psicologico, una sorta di malattia. Nell'edizione del 1968 del Diagnostic and Statistical Manual of mental Disorders ( DSM II) ( oggi siamo al IV ndr), lo strumento diagnostico più usato dagli psichiatri, l'omosessualitò appariva nella sezione sulle deviazioni sessuali come esempio di aberrazione in cui gli interessi sessuali sono "diretti principalmente verso oggetti diversi dalle persone del sesso opposto.
Sono stati sopratutto i gay ad affermare per primi che il loro orientamento non era patologico. Un momento decisivo fu la notte tra il 27 e il 28 giugno 1969, quando un raid della polizia allo Stonewall Inn, un locale gay del Greenwich Village, a New York, scatenò una rissa che degenerò in rivolta. La folla continuò a radunarsi sul posto per cinque giorni, scontrandosi con la polizia, protestando contro le descriminazioni e sostenendo i diritti dei gay. Oggi noto come la rivolta di Stonewall, l'episodio galvanizzò il movimento per i diritti dei gay,e aprì la strada verso una maggiore accettazione culturale dell'omosessualità.
Nel 1973, il comitato per la nomenclatura dell'American Psyhiatric Association (APA) si prefisse il compito di ridefinire l'oscura caratterizzazione dell'omosessualità nella professione. A capo dell'iniziativa c'era lo psichiatra Robert L. Splitzer ( ricordatvi questo nome ndr), della Columbia University. In seguito alla raccomandazione del suo comitato, il termine "omosessualità" scomparve dall'edizione sucessiva del DSM".

Insomma sembra quasi che ci siano state delle "spinte", ben poco scientifiche, che abbiano aiutato a levare l'omossessualità dal DSM. Infatti Epstein continua:

"Ma questo non bastò a risolvere la questione. In un sondaggio tra psichiatri condotto subito dopo che la leadership dell' APA aveva votato a favore del cambiamento, il 37% per cento si dichiarò contrario, e alcuni accusarono l'associazione di "sacrificare i principi scientifici" in nome dei "diritti civili": in altre parole, di cedere a pressioni politiche."

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