lunedì 28 aprile 2008

Teorie/2

Ieri una mia amica che è stata da poco in Croazia raccontava come i croati giudicano le italiane:
"Se la tirano", accusano.

Pensavo, mentre portavo a spasso il cane, il "tirarsela" non è in fondo semplice paura?

sabato 26 aprile 2008

Teorie

Ieri notte pensavo che se una ragazza ti accusa di essere un affamato e di pensare sempre a "quello", con ogni probabilità non ha mai provato un orgasmo.

giovedì 24 aprile 2008

Incoscienza

Riprendo a riscrivere su questo blog. Punto.
La mai domanda è: ma la gente pensa mai alla morte? Sinceramente. Cosa crede che sia? Perchè sta a casa? Perchè stare a casa? Io sentenzio qua che stare a casa è da incoscienti. Avete presente quando qualcuno fa qualcosa di stupido o pericoloso e si dice "che incosciente"? Stare a casa, ripeto, è da incoscienti. Stare a casa da soli, davanti alla tv, davanti a un libro, davanti a tutto, ma soli...è da incoscienti. Non ci sono scuse. Ci sono giustificazione! Quelle si. E sono umane, più che umane. Ma resta il fatto che stare a casa è da incoscienti. Perchè è li che sfidi la morte. Il nulla. Perchè diciamolo. Non vi corre un brivido lungo la schiena pensando al nulla? E non c'è niente da fare, nulla ci avvicina al nulla come stare a casa. In realtà ho delle buone spiegazioni sul perchè la gente sta a casa ma....non me ne capacito lo stesso. FIdatevi gente fidatevi.
"Agisci in modo da aumentare il numero delle scelte". Non c'è bene o male. Ma c'è questo imperativo. Ripetetelo quando siete in cattive acque. E l'unica soluzione. Altrimenti, vi avvicinate al nulla. Alla morte. Certo, sempre che non vi piaccia la morte.

Ma perchè dico incoscienza? Pensateci. Stare a casa è pericoloso. Vi rendete conto che potrebbe, l'istante in cui state leggendo queste righe, essere l'ultimo? Io ci penso ogni tanto. Chi ci pensa davvero? Ogni qualvolta si dice no. Ogniqualvolta si pensa sia una cattiva idea. O che non ne vale la pena. O che "se fosse stato...". Semplicemente NON PENSARCI. E qua millllllllllllllllllleeeee comlicazioni di carattere psicologico - filosofico - antropologico!!!! Ma NON PENSARCI. Ma come si fa. TI do un aiuto. Concentrati sui sensi. Sulle tue dite che toccano i tasti. Sulla saliva che si accumola in bocca e che tra poco degluterai. Sulla luminosità dello schermo. Sul rumore dell'ambiente che ti sta intorno. Non stai pensando. Stai vivendo l'istante. Unisci questo all'imperativo di aumentare il numero delle scelte e sarai un buddah. Perchè non pensi. Agisci. Perchè non lasci che sia il tuo pensare a determinare il tuo agire ma il tuo agire a determianre il tuo pensare. Perchè è così! Cazzo. è difficile da ammenttere ma è COSI'! Tu sei quello che fai, non viceversa. Aumentando il numero delle scelte aumenterai ciò che sei. Certo se non ti va di essere ciò che sei. Ma sono pronto a scommettere che c'è qualcosa in te che vorresti cambiare. Qualche parte del tuo IO che non vorresti essere. In un qualche luogo. In un qualche momento. Non pensarci. Agisic e concentrati su ciò che SENTI. Ma sopratutto AGISCI.

"Se vuoi vedere impara ad agire"

Non farlo significa sfidare la morte. Stando a casa non agisici, non aumenti il numero delle scelte. Stai, di fatto, sfidando la morte che, per quel che ne sai, potrebbe prenderti oggi stesso. Questo è essere iscoscienti. C'è chi va bene così. Io l'ho trovo sconcertante e incredibilmente triste.

"La rinuncia è un suicidio quotidiano." (Balzac)