lunedì 26 maggio 2008

Lentamente muore

Questa poesia è dedicata a tutti voi, e, in particolar modo, a una Persona.

Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(P. Neruda)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=QJO7djq4q-I
http://www.youtube.com/watch?v=Dghd7IgsEZg

Alex ha detto...

A quanto pare la poesia è stata scritta da Martha Medeiros, scrittrici brasiliana, e non da Pablo Neruda. Farò i dovuti accertamenti. Ma così, per sfizio!

Giacomo ha detto...

bella. molto ma molto bella.
Posso postarla anche nel mio blog?
O meglio, se ti do le dovute autorizzazioni la posteresti te anche lì?

Alex ha detto...

Ma copiala e via! : D

Anonimo ha detto...

E' quindi possibile non farsi fottere dal proprio cervello?
Ci possiamo illudere anche di questo e alle volte crederci per davvero?
Vivere.. e non sopravvivere..

il_mix ha detto...

A riguardo del commento di Mazza, consiglio questo ascolto.
http://www.youtube.com/watch?v=PK0rI62q9lA

(e anche il resto dell'album)