giovedì 1 gennaio 2009

CL

Questo post l' ho trovato nel sito di "libertà e persona" una sorta di "comunione e liberazione". E' stato scritto da un ragazzo della nostra età. Che ne pensate?


"Nel 2050, gli italiani saranno 40 milioni. Di questi, un terzo sarà costituito da ultrasettantenni, con 8 milioni di ultraottantenni e 2 milioni di ultranovantenni. Non mi soffermo sulle cause del disastro sociale che ci attende: dico solo che si tratta del risultato più prevedibile e ovvio di una diffusione spaventosa, terrificante dell’immoralità sessuale, con la normalizzazione culturale e giuridica dei mortali peccati di fornicazione, contraccezione, aborto, persino sterilizzazione (solo in Germania, ogni anno vi ricorrono 30.000 uomini). Il processo di rapido invecchiamento della popolazione avviene in un contesto segnato, come noto, da una progressiva privatizzazione di essenziali funzioni pubbliche, prima fra le quali la sanità. Orbene, appare evidente a chiunque come la prospettiva di dover sostenere molto presto l’impatto economico di immensi gerontocomi faccia storcere il naso ai ‘padroni del vapore’ della grande finanza. La spiegazione dell’ormai incalzante campagna mediatica e politica per la legalizzazione dell’eutanasia è tutta qui. Com’è logico, l’eutanasia sarà introdotta inizialmente per pochi, circoscritti casi pietosi, e solo in caso di esplicito consenso del malato o della sua famiglia. Ma teniamo ben presente che l’obbiettivo reale del movimento pro-eutanasia – un obbiettivo da raggiungere gradualmente, in modo da anestetizzare l’opinione pubblica – è quello di rendere un giorno obbligatoria, coercibile l’eliminazione genocidaria di anziani e malati ormai ‘inutili’ ed eccessivamente costosi. Ai sostenitori più ingenui ed emotivi dell’eutanasia va posta una domanda: nel 2050, quanti anni avrete?"

5 commenti:

Giacomo ha detto...

Sono propizio a credere che il 2050 noi non lo vedremo proprio. Propendo a credere che nel 2012 accadrà qualcosa che sconvolgerà gli ordini d'oggi, e solo pochi arriveranno nel 2050 magari in un mondo completamente diverso, nuovo e restaurato con ordini diversi, oppure distrutto e devastato da guerre, carestie e sconvolgimenti climatici terribili.
Di per me non mi pongo il problema, ma aspetto questi 4 anni con impazienza per vedere cosa accadrà e se tutte queste coincidenze che puntano il dito al 2012 hanno veramente un senso.
Nel caso, nel 2013, penserò a scappare in altro stato.

Alex ha detto...

Non ho capito...metti che succeda qualcosa nel 2012, dove vorresti scappare? Dubito che esisterà un luogo che verrà risparmiato dalla fine del mondo!

Giacomo ha detto...

se qualcosa succede nel 2012 semplicemente mi coltiverò l'orto in Pinè giusto per aver 2 patate da metter sotto i denti, sempre che vi riesca.
Se non succede in quell'anno nulla di nulla può essere che emigro, sempre che l'italia vada di male in peggio com'è il suo stile...

Anonimo ha detto...

Questo post illustra una posizione interessante riguardo alla questione dell'eutanasia.. disastro sociale, immoralità sessuale, mortali peccati, privatizzazione sanità, gerontocomi, campagna mediatica per legalizzare l'eutanasia, eliminazione genocidaria di anziani e malati inutili.. Avrei solo qualche dubbio sulla campagna mediatica (che percepisco andare in direzione opposta), ma mi sembra una prima proposta per risolvere la crisi... godiamoci gli anni che ci restano!

Anonimo ha detto...

Viva, viva Renni!

Hai centrato il punto!
Della serie :-"Aggiungiamo vita ai giorni e non giorni alla vita" :-)